giovedì 10 settembre 2015

Mojito cupcakes

Buongiorno!
E’ da tanto che non scrivo, ma la mia estate è volata, nonostante i buoni propositi di curare di più il blog e di essere più presente. Certo non posso dire di non avere cucinato, anzi tutt’altro e non vi nascondo che di soddisfazioni in questo senso non me ne sono di certo mancate. Non voglio, però, atteggiarmi a pavone, perché amo guardare avanti e prefiggermi sempre nuovi obiettivi. Per farmi perdonare per la mia assenza, ho deciso di proporvi questi cupcakes  che avevo trovato qui e che ho rifatto ovviamente un po’ a modo mio, seguendo solo i suggerimenti per il frosting, con qualche lieve variazione. Vi consiglio di provarli perchè sono talmente buoni e contrariamente al solito poco secchi, come la maggior parte dei cupcakes. E siccome sono convinta che non ci si debba far mancare nulla, li ho, persino, arricchiti con una golosa farcitura e un frosting molto fresco e super estivo! 

Mojito cupcakes


domenica 9 agosto 2015

Millefoglie di melanzane con mousse di Parmigiano Reggiano

La millefoglie di melanzane si realizza in poche mosse, alternando fette di melanzane e pomodori a foglie di rucola e ad uno strato morbido e cremoso di mousse al Parmigiano Reggiano. Il risultato è un piatto estivo, che vi conquisterà per il suo straordinario alternarsi di consistenze e sapori.

Millefoglie di melanzane con mousse di Parmigiano Reggiano 


lunedì 3 agosto 2015

Pasta fredda

Avete fretta o poca voglia di cucinare? Ecco il mio suggerimento per non farvi rinunciare al piacere di gustare un primo piatto fresco e saporito. Vi serviranno pochi ingredienti di qualità: biologici e a chilometro zero. Il risultato sarà un ottimo piatto estivo, pronto in pochi minuti.

Pasta fredda



Ingredienti:
200   g        penne rigate
300   g        pomodorini
100   g        mozzarella
35     g        rucola
50     g        olive nere di Ferrandina
q. b.            olio
q. b.            sale
Procedimento:
Cuocere la pasta in acqua salata. Lavare i pomodori, tagliarli  a dadini e condirli con olio e sale, in maniera grossolana. Una volta cotta la pasta, raffreddarla sotto l’acqua corrente e condirla con i pomodori, la mozzarella, le olive e la rucola. 


mercoledì 29 luglio 2015

Couscous all’aceto di mele

E’ risaputo che cucinare con il caldo non sia proprio il massimo, perciò  se siete in vacanza o proprio non vi va di stare dietro i fornelli vi suggerisco una ricetta a base di couscous. Vi servono pochi ingredienti e il vostro piatto sarà pronto in pochi minuti. Se invece dovete preparare un buffet potete presentarlo in versione fingerfood e servirlo, come ho fatto io, in splendide mini tajine. Vi garantisco che il figurone è garantito e che otterrete una pietanza irresistibile, perchè  l’aggiunta dell’aceto di mele lo rende davvero fresco e gustoso.



Couscous all’aceto di mele
Ingredienti:
Per il couscous:
125   g        couscous
15     cl       acqua
q. b.            sale
1                 cucchiaio di olio e. v. o.
Per il condimento:
1       n       carota
1       n       zucchina
q. b.            sale e pepe
q. b.            olio e. v. o.
Per la vinaigrette:
2                 cucchiai di olio
1                 cucchiaio di aceto di mele
1                 cucchiaino di miele
q. b.            sale
Procedimento:

Versare l’acqua in una casseruola, aggiungere un cucchiaio di olio e. v. o. e un pizzico di sale e portare a bollore. Allontanare dal fornello , aggiungere il couscous e mescolare delicatamente con una forchetta. Far riposare per una decina di minuti. Nel frattempo tagliare la zucchina a dadini molto piccoli e cuocerla in una padella in cui è stato riscaldato un filo d’olio. Tagliare a dadini anche la carota. Per la vinaigrette: versare l’aceto in un recipiente, unire un pizzico di sale e un cucchiaino di miele ed emulsionare con una frusta a mano unendo a filo l’olio e.v.o. Unire carote e zucchine al couscous e condire con la  vinaigrette.


sabato 25 luglio 2015

Code di gamberi su salsa di melone e anguria

Amo cucinare facendo degli accostamenti strani  e mi intriga molto abbinare la frutta con la sua nota dolce e zuccherina alla carne o al pesce. Sono convinta che le miscele di aromi diano ai nostri recettori olfattivi sensazioni straordinarie, capaci di creare piatti unici. Be’ questa volta non ce l’ ho fatta a resistere alla proposta fatta dalla rivista mensile La Cucina Italiana di giugno 2015  di abbinare il melone ai gamberi e ci ho provato modificando la ricetta  a modo mio ed ecco il risultato:


Code di gamberi su salsa di melone e anguria

Ingredienti (per 4 porzioni):
4                 gamberi
q. b.            olio e. v. o.
q. b.            Cointreau ( o vino bianco secco)
Per la salsa:
200   g        melone pane
50     g        anguria
1,5    g        sale
10     g        olio e. v.o.
q. b.            foglie di menta
q. b.            pepe di Sichuan

Procedimento:
Lavare e tagliare grossolanamente il melone pane e l’anguria. Frullare con un minipimer unendo un filo di olio extra vergine di oliva e un po’ di sale. Lavare e sgusciare i gamberi, avendo cura di lasciare la coda. Saltare in padella i gamberi  con un filo d’olio e. v. o. e sfumarli con un po’ di Cointreau ( se non ce l’avete va bene anche un po’ di vino bianco secco).
Servire versando in coppe da martini o in bicchierini da finger food, decorando a piacere con i due tipi di melone.

  






Provatela, si fa in poco tempo ed è strepitosa da gustare. Assolutamente perfetta da presentare come antipasto o come finger food in un buffet estivo. Se servite aggiungendo un altro gambero può essere un fantastico secondo di pesce.  
E poi a guardarla credetemi fa venire voglia di assaporarla. I suoi colori mettono allegria. E’ inoltre dissetante e poco calorica e questo credetemi non è poco.

Un abbraccio e buona giornata
Paola

domenica 12 luglio 2015

#PRChef2015 : Cozze con pancetta croccante su fonduta di parmigiano


In un mondo in cui abbiamo bisogno sempre di aggiungere qualcosa e non di toglierla, la ParmigianoReggiano  con il contest PR Chef 20154Cooking ha lanciato la sfida ai foodbloggers di creare un piatto con solo quattro ingredienti, tra cui il parmigiano.
All’inizio, ho pensato che fosse facile perché adoro il parmigiano e lo mangio sempre. Poi, da quando ho realizzato che il contest era in scadenza e che dovevo far mio lo slogan scelto dalla Parmigiano Reggiano “ Vai all’essenza, punta all’eccellenza” , mi sono resa conto che non è affatto semplice eliminare da un piatto tutto ciò che è “ accessorio” . Allora ho osato un abbinamento un po’ ardito per realizzare il mio entrées. L’idea era di rappresentare in un abbraccio il legame tra mare e terra in un gioco di sapori e in un connubio di consistenze.  Ho pensato quindi di scegliere tra i miei ingredienti le cozze perché ho immaginato che questi molluschi vivono ancorati alle rocce o a qualsiasi sostegno come moli, boe  e si nutrono di plancton che filtrano dall’acqua.  Da qui l’idea di immergere il mollusco in una fonduta di parmigiano stagionato 24 mesi da cui potesse trarre, come se fosse acqua marina, tutti gli elementi vitali e  per completare l’ho avvolta con della pancetta croccante proprio come il mitilo si richiude nel suo guscio.
Perdonate il delirio, ma forse è più facile mostrarvi il mio piatto che parlarvi dei retropensieri che lo hanno ispirato. Ecco allora cosa ne è venuto fuori:




Cozze con pancetta croccante su fonduta di parmigiano
Ingredienti per 4 porzioni:
400   g        cozze
60     g        pancetta
200   g        panna
160   g        parmigiano  stagionato 24 mesi
q.b.             olio e. v. o.
q. b.            timo e fiori di timo
q. b.            bacche di pepe rosa
Procedimento:
Lavare le cozze, privarle del bisso e farle aprire in una casseruola in cui è stato versato un filo d’olio, evitando che i molluschi si asciughino troppo.
Eliminare le valve e avvolgere  i mitili con sottili fette di pancetta e  farli cuocere in forno a 180° C finché la pancetta non sarà croccante.
Nel frattempo preparare la fonduta di parmigiano: versare la panna in un recipiente e aggiungervi il parmigiano grattugiato.
Cuocere a bagnomaria fino al raggiungimento del bollore.
Filtrare  con un passino.
A questo punto procedere all’ impiattamento : versare la fonduta di parmigiano sul piatto, disporre sopra  le cozze calde e decorare con il timo fiorito e qualche bacca di pepe rosa. 







Con questa ricetta partecipo al Contest #PRChef2015





martedì 19 maggio 2015

Biscottini della salute

Ciao a tutti!
Oggi vi lascio una ricetta veloce, per una colazione sana e delicata. Sono dei semplici biscottini che ho chiamato della salute, perché non contengono quasi nulla. Scherzo! Il fatto è che ho usato pochissimo zucchero di canna integrale e solo due albicocche secche in modo da ridurre il più possibile la dose degli zuccheri. Inoltre non ho usato né uova, né burro. Un ottimo esperimento, che mi ha dato un dolcetto perfetto per accompagnare una buona  tazza di tè. Provateli, ne vale la pena!

Biscottini della salute




Ingredienti:
200   g        farina di tipo 2 biologica
40     g        zucchero integrale di canna biologico
21     g        albicocche secche ( corrispondono a 2 albicocche secche)
0,6   dl      olio di riso
2        n       cucchiai di fecola di patate
2        n       cucchiai di acqua
1pizzico di cremor tartaro
1pizzico di bicarbonato
Procedimento:
Versare nell’impastatrice con la foglia la farina con l’olio di riso .
Tritare le albicocche. A dire il vero io prima le ho tagliuzzate con il coltello e poi le ho polverizzate frullandole insieme allo zucchero di canna in un macina caffè elettrico che uso normalmente per ottenere lo zucchero a velo.
Aggiungere tutti gli ingredienti nella planetaria e far impastare fino a quando  il composto non sarà liscio e omogeneo.
Versare l’impasto in un foglio di carta forno e farlo riposare in frigo per almeno un paio d’ore. Riprendere l’impasto, che sarà morbido e molto friabile, ma non vi scoraggiate perché manipolandolo un po’ potrete formare dei rotolini che poi tagliarete a forma di dischetti di circa 3cm di diametro. Appoggiare i biscotti in una teglia ricoperta con un foglio di carta da forno e cuocerli in forno a 165°C per 12- 15 minuti.

domenica 26 aprile 2015

Savarin all'arancia

Non amo i dolci liquorosi, né impazzisco per il babà, ma oggi ho deciso di provare la versione del  savarin del maestro Montersino secondo la ricetta che potete trovare qui. Però, ho cambiato la bagna e la decorazione. Ho usato un infuso all’arancia al quale ho aggiunto un po’ di rum  e di succo di arancia. Per decorarlo ho utilizzato una mousse di ricotta, striscioline di arance caramellate e pezzetti di cioccolato fondente. Il risultato direi strepitoso, adatto per pranzi o cene importanti. Un modo per stupire i vostri commensali sia per l’aspetto, che per il sapore.
Savarin all’arancia


martedì 21 aprile 2015

Insalata di riso Venere al profumo di Primavera

La ricetta che vi propongo oggi è perfetta come piatto unico o per un buffet. E’ un’insalata a base di riso Venere integrale, arricchita con alcuni prodotti tipici della Primavera, quali fagiolini, asparagi e fragole,  e con gamberi e  moscardini. Il caratteristico profumo di legno di sandalo del riso Venere integrale Pila Vecia della riseria Ferron si fonde perfettamente con l’aroma dell’aceto balsamico e degli agrumi. Il risultato è un piatto fresco e profumatissimo ben augurante per l’arrivo della Primavera.

domenica 19 aprile 2015

Crostata di fragole con farina semintegrale senza latticini e uova

La settimana scorsa ho deciso di preparare un dolce per tutti quelli che, per scelta o necessità di salute, hanno eliminato dalla propria alimentazione i latticini, le uova e  gli zuccheri raffinati.     
Ho preparato, pertanto, una crostata di fragole che volevo che fosse golosa e invitante nell’aspetto, ma assolutamente sana e gustosa.
Ho usato per la pasta frolla  una  ricetta di Montersino, presa dal libro Golosi di salute e per la crema pasticcera una ricetta presa dal sito Vegolosi.it. Ad entrambe le ricette ho applicato alcune mie modifiche, sostituendo nella frolla alla farina di farro quella di grano tenero di tipo 2 e allo zucchero semolato lo zucchero di canna e stevia, dopo averne anche dimezzato la dose. Nella ricetta della crema pasticcera, invece, ho aggiunto un po’ di curcuma in modo da renderla più simile alla versione classica.
Ho ottenuto un dolce irresistibile dal punto di vista estetico, con nulla da invidiare alle crostate classiche e dal punto di vista del gusto una crostata salutare e sana.
Ed ecco come ho preparato la mia

Crostata con farina semintegrale senza latticini e uova 





lunedì 6 aprile 2015

Easter Chiffon Cake completamente gluten free

Oggi scrivo questo post per augurare a tutti quelli che entrano in questo spazio una buona Pasqua. Per farlo vi lascio una versione completamente gluten free della Chiffon Cake, che nel web è diventata famosissima con il nome di Fluffosa grazie a Monica Zacchia e al fantastico gruppo delle Bloggalline. Si tratta di un ciambellone super alto  e morbidissimo che una volta provato non riuscirete più a non usare per la vostra colazione o merenda. Io l’ho usato come torta Pasquale e per renderlo ancora più goloso l’ho rivestito con una lucidissima glassa Sacher e con alcuni ovetti colorati al cioccolato. 
Ed ecco il risultato:

Easter Chiffon Cake completamente gluten free

venerdì 3 aprile 2015

Sartù di riso ai gamberi

Esistono piatti stampati nella memoria perché legati ad un ricordo, ma difficilissimi da riprodurre perché non ci sono né dosi, né procedimenti. A me succede con i piatti che preparava mia madre, di cui non so nulla perché faceva tutto ad occhio. Ogni volta quindi che ripenso al suo sartù di riso, da un lato mi prende il magone, dall’altro mi viene voglia di provarci, ma poi ci rinuncio come se fossi affetta da una fortissima ansia da prestazione. E’ quello che mi è successo oggi, al punto che ho preparato una versione completamente diversa, addirittura a base di gamberi. Il risultato è stato soddisfacente. Il consiglio è quello di organizzarsi un po’ nella preparazione perché gli ingredienti sono numerosi, ma non vi spaventate perché sono tutti facilmente manipolabili. Ne è venuto un piatto assai gustoso e soprattutto un’ottima idea per salutare la primavera.

Sartù di riso ai gamberi


lunedì 30 marzo 2015

La notte e i segreti per un Danubio salato morbido e soffice

Vi è mai capitato di dedicarvi alla cura dei vostri interessi o passioni di notte o la mattina presto, quando il mondo fuori e dentro casa ancora dorme? 
A me capita per lo più di notte perché è la parte della giornata che amo di più. E’ il momento in cui riesco a rilassarmi e a concentrarmi su me stessa e sulle mie passioni. Per me non ha eguali riuscire ad assaporare la magia della notte con i suoi silenzi, il suo cielo stellato. Tutto assume una connotazione diversa e sembra essere nelle mie mani. 
Di notte adoro fare di tutto dal leggere un buon libro, all’ascoltare un po’ di musica. Chi mi conosce sa anche che è in piena notte che la mia cucina si anima, riempendosi di odori, profumi e rumori. La planetaria incomincia a funzionare a pieno regime e il forno si accende. E’ il vantaggio di vivere in una casa isolata e non in un condominio. Non pensate che io soffra d’insonnia è solo che il mio ritmo sonno - veglia è leggermente alterato. Mi piace dormire, ma se posso scegliere quando farlo preferisco andare a letto molto tardi e poi poltrire di mattina nel letto. Certo il lavoro non sempre me lo consente, ma per fortuna non ho bisogno di dormire tante ore e il problema è risolto.
Un po’ di notti fa ho deciso di provare  a modificare la mia ricetta del  Danubio salato rendendolo meno compatto, in modo  che avesse la stessa consistenza di queste stupende Brioches  di Julia Child, che avevo adocchiato da un po’ di tempo e che mi piacevano moltissimo. Avevo visto una foto e mi ero innamorata della morbidezza e sofficità. Allora ho provato ad ispirarmi alla ricetta di Tinuccia.
Il risultato è stato un Danubio salato morbido e soffice, come nessun altro. Certo occorre che siate disposti a dedicare un po’ del vostro tempo alla sua preparazione, perché, come per tutti i lievitati, più tempo lievita il vostro impasto, più otterrete un prodotto digeribile e qualitativamente più sano.
Il metodo proposto è quello della lievitazione indiretta che consiste nel fare un preimpasto con il quale poi si preparerà un secondo impasto. Io ho apportato delle piccole modifiche nella preparazione e ho cambiato leggermente le quantità di alcuni ingredienti.
Ed ecco cosa ne è venuto fuori:


Danubio salato



giovedì 26 marzo 2015

Fette biscottate integrali con lievito madre

Oggi finalmente ritorno a parlarvi di lievitati. Ultimamente vi ho raccontato di dolcini e dolcetti vari, ma vi garantisco che non ho mai trascurato gli esperimenti con il lievito madre. Chi mi conosce sa che adoro tutto ciò che lievita  e che da ben quattro anni curo e accudisco il lievito  madre, proprio come se fosse un altro membro della famiglia. Lo metto in valigia e lo porto con me persino quando viaggio. Lo rinfresco una o due volte al giorno, con una pazienza che almeno a livello conscio non pensavo mi potesse appartenere. Ecco spiegarvi come è possibile questo, proprio non ve lo so dire. Quello che però so è che adoro maneggiarlo, sentire il suo profumo, vedere quando cambia forma, quando si trasforma e dà vita ad altri impasti. Eccolo qua:


L’ultima creazione è stato un pancarrè, il più possibile sano e ricco di nutrienti, che ho poi tagliato in fette e successivamente tostate. Il risultato è stato fantastico. Ho ottenuto delle ottime fette biscottate dal sapore gradevole, che sono indispensabili se avete voglia di iniziare bene la giornata. Vi consiglio di spalmarle con un velo di miele e di mangiarle sorseggiando una buona tazza di tea verde o più semplicemente bevendo un bicchiere di acqua tiepida con dentro il succo di mezzo limone e un cucchiaino di miele.  

Fette biscottate integrali

lunedì 23 marzo 2015

Caramel snack

Adoro mangiare salato e non sono mai stata golosa di dolci, anzi direi che potrei vivere solo di pomodori per tutto l’anno. Da quando, però, ho scoperto la mia passione per la cucina, ho imparato a godere del potere terapeutico del preparare i dolci, anche quelli che richiedono ottomila preparazioni e che solo a vederli viene da dire: “ questi non fanno per me sono troppo complicati! ” . Che dire io non sono mai stata una paziente e per di più neanche mangio i dolci, ma nonostante questo nel vederli mi sale l’adrenalina e mi  viene voglia di farli a casa. Ovviamente, chi mi conosce sa che sono anche affetta da Montersinite acuta e che adoro le ricette del maestro, perché sono quelle che riescono sempre. Ed è per questo che anche questa volta ho scelto di cimentarmi nella preparazione dei Caramel Snack una ricetta presa dal libro di Montersino "Peccati Mignon", che volevo fare da un sacco di tempo.
Finalmente ce l'ho fatta e il risultato è soddisfacente e vi garantisco che una volta assaggiati fanno sognare. Sono inoltre contenta di averli fatti e ne pubblico la ricetta per dimostrare che bisognerebbe autoprodursi delle merendine più sane e di sicuro più salutari evitando di comprare tutti quei prodotti confezionati che sono per lo più a base di olio di palma e che sono molto dannosi per la nostra salute e per quella dei nostri bambini.

Caramel snack


domenica 15 marzo 2015

Charlotte salata con mousse di prosciutto cotto e di piselli

Adoro da sempre la pasticceria salata perché mi dà il modo di coniugare la passione per il salato e la raffinatezza ed eleganza tipica dei dolci.
Ed è per questo che da un bel po’ di tempo avevo voglia di preparare una charlotte salata vista nel libro di L. Montersino “ Le mie torte salate”. Ogni volta però rinviavo. Oggi finalmente ce l’ho fatta.  Ho realizzato ovviamente una torta ben diversa da quella del libro, perché ho usato solo la ricetta del biscuit salato. Non vi stupite, però, dell’uso di ingredienti strani, come il maltitolo e l’inulina, perché per quanto strani sono facilmente reperibili in farmacia o in negozi on line. Essi servono a sostituire la dose di zucchero normalmente usata nella versione dolce della pasta biscuit. Per il ripieno e la finitura ho proceduto a modo mio, preparando due mousse: una al prosciutto cotto e una ai piselli, abbastanza facili da realizzare. Il risultato è stato incredibile. Vi garantisco che con una torta salata così potreste stupire i vostri commensali in un buffet o in un pranzo importante, servendola come antipasto.


Charlotte salata con mousse di prosciutto cotto e di piselli

giovedì 12 marzo 2015

Risotto alle barbabietole rosse, robiola e pistacchi

Oggi ho deciso di raccontare di un risotto, che è nato casualmente e che a me è piaciuto tantissimo, per il suo sapore raffinato ed estremamente equilibrato.
La preparazione è abbastanza semplice, anche se ritengo come sempre che gli ingredienti debbano essere di ottima qualità. Io ho scelto un riso superfino, il Carnaroli, perché doveva riuscire a mantenere la cottura e al tempo stesso rilasciare una giusta quantità di amido. Ho usato, inoltre, delle barbabietole fresche e non precotte e vi garantisco che la differenza è enorme e che il sapore è completamente diverso. Altra cosa fondamentale per preparare un buon risotto è il rispetto dei tre momenti: la tostatura, la cottura e la mantecatura. Durante la fase della tostatura è importante che  il chicco del riso rilasci l’amido in esso contenuto, per far sì che il risotto risulti cremoso al punto giusto. Per la fase della cottura è essenziale la qualità del brodo e che esso sia aggiunto bollente tutto in una volta, evitando di mescolarlo continuamente per non far rovinare i chicchi. L’ultima fase preparatoria è la mantecatura, in cui il riso è ormai giunto a cottura ed è pronto per essere allontanato dal fornello, per l’aggiunta degli eventuali grassi e dell’ ultima rimestata. E’ in questo momento che il risotto acquista quello splendore e quella giusta morbidezza, che ci indicheranno che si è ottenuto un “risotto all’onda” perfetto.
Ed ora vi racconto come ho preparato il mio

Risotto alle barbabietole rosse, robiola e pistacchi


domenica 8 marzo 2015

Cantucci al cioccolato

Un po’ di sere fa ho ricevuto da mia nipote una foto di  una confezione di cantucci al cioccolato e un messaggio in cui mi diceva:” Paola non puoi capire, stasera  mi hanno fatto assaggiare questi biscotti ed erano buonissimi, ti prego me li rifai?”. A voi capita che parenti e amici vi richiedano  di preparare qualcosa per loro? 
E come si fa a far finta di niente? Io le ho ovviamente risposto di si, in modo quasi distratto, ma poi mi sono lasciata prendere da altro. 
Il pomeriggio dopo, volevo preparare qualcosa da pubblicare, ma niente neanche un’idea, anzi tutto era inadeguato. E’ sempre il solito blocco, che a volte non mi fa smuovere, ma che mi dà il tormento. E’ un tarlo nella testa che non si placa, finché ad un certo punto mi sono ritornati alla mente i cantucci della sera prima e immediatamente mi sono messa all’opera.
Ho proceduto per tentativi, semplicemente riadattando una ricetta già nota e collaudata, a cui ho però apportato qualche variante. Mi sono rifatta alla ricetta dei cantucci con pistacchi, mandorle e amarene ed ecco il risultato:


Cantucci al cioccolato


lunedì 2 marzo 2015

Muffins con uva rosa di Pisticci

Nei giorni scorsi mi sono cimentata con i muffins. Si tratta di un dolce semplice e veloce da preparare, ideale per una colazione gustosa e sana. Li ho farciti con un prodotto dell’azienda lucana Terravecchia: l’uva rosa di Pisticci, che è un’uva da tavola, la Sugraone, che, subito dopo essere stata raccolta, viene caramellata senza alcuna aggiunta di additivi o altri tipi di conservanti.
Un muffin così farcito è un ottimo modo per apportare la giusta dose di sapore ed energia  e cominciare bene la giornata.

Muffins con uva rosa di Pisticci



lunedì 23 febbraio 2015

Cuori di frolla all’arancia senza uova e l'oroscopo di oggi.

Oggi avevo programmato di pubblicare un altro post, ma poi all’ultimo secondo ho cambiato idea. Certo per me che vivo di emozioni e di attimi che colgo e che mi portano a modificare di continuo la mia vita, l’evitare tutto ciò che rientra in percorsi scontati è ormai una prassi. Non nascondo però che mi piacerebbe molto riuscire a modificare questo mio modo di vivere, ma purtroppo temo che questa sia una battaglia persa! Bene detto questo, vi racconto come e perché questa mattina ho deciso di modificare i miei piani. Ho acceso il televisore in maniera distratta e ho dimenticato di selezionare il canale che volevo seguire e poi mi sono messa a fare altro. Ho iniziato a rassettare e intanto c’era qualcuno che in tv leggeva l’oroscopo. Be’ premesso che non credo all’oroscopo e che faccio parte di quella categoria che non lo legge e che se lo fa, mantiene un atteggiamento di superiorità e ilarità. Stamattina però no! Ho sentito l’oroscopo del mio segno: il segno del leone e come non incuriosirmi? Parlava di una svolta finalmente positiva:  un nuovo amore, un nuovo progetto lavorativo, che sta prendendo forma e che sarà sicuramente un successo. Mi sono, per un attimo, bloccata e mi sono detta: “  Cavolo, queste sì che sono belle notizie! e io davvero sto lavorando ad un nuovo progetto di lavoro. Insomma questa iniezione di ottimismo era proprio quello che mi ci voleva! Allora ho cambiato i miei piani e ho deciso di pubblicare la ricetta di questi biscottini di frolla che fanno per la loro forma un po’ sognare e che spero siano per me e per tutti voi di buon auspicio.
Si tratta di una frolla, che è il risultato di un esperimento e che è nata da un’idea del maestro Stefano Laghi, che due anni fa, ad un corso organizzato dall’associazione Cuochi Potentini sulla pasta frolla, aveva proposto dei frollini al limone dei Caraibi. Ovviamente io ho apportato qualche modifica, sia nelle dosi che in alcune ingredienti, ma il risultato è stato quello di un biscotto friabile, abbastanza morbido, ottimo come fine pasto o per una merenda sana. Per quanto riguarda la scelta della farina il suggerimento dello chef era quello di usare una farina zero, che io ho sostituito con una farina semintegrale di tipo 2, perché sto cercando di ridurre o eliminare dalla mia alimentazione le farine bianche. Ho anche leggermente modificato la dose e il tipo di zucchero, infatti io ho adoperato uno zucchero semolato, mentre Laghi aveva usato uno zucchero vagliato medio. Inoltre ho sostituito il succo di lime con il succo di arance.
Il risultato è questo:

Cuori di frolla all’arancia senza uova